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Progetti di volontariato internazionale per giovani… e non solo!
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Ultimo aggiornamento: 07-01-2020 | Pubblicato da: Eurodesk Italy

Educazione non formale

Educazione non formale

L'educazione non formale rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la costruzione del programma ERASMUS PLUS, che promuove la mobilità europea giovanile di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni.

L'educazione non formale è quel tipodi educazione che ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale.
Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale dei partecipanti.
In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione. Questa istruzione scolastica formale si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente). L’istruzione non-formale, al contrario, può essere spiegata con la formula “learning by doing”, ovvero imparare direttamente sul campo. La metodologia di apprendimento consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non vi sono insegnanti che impartiscono ezioni ex-cathedra: i giovani, gli animatori giovanili, gli educatori (trainer) sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione “orizzontale”.
I principi dell'apprendimento non formale sono:
  • Utilizzo dei metodi partecipativi, incentrati su chi apprende
  • progettazione in base agli interessi dei giovani
  • La valutazione di fallimento o successo non è mai individuale ma collettiva, diritto di sbagliare
  • Realizzato in ambienti e situazioni nelle quali la formazione e l'apprendimento non sono l'unica attività.
  • Il contesto di apprendimento deve mettere a suo agio i partecipanti
  • Le attività sono guidate da facilitatori dell’apprendimento, sia professionisti sia volontari
  • Le attività sono pianificate in base a obiettivi e si rivolgono a gruppi target specifici
Le metodologie partecipative utilizzate nell’educazione non formale sono molte e sono strettamente legate agli obiettivi che si intendono raggiungere attraverso il proprio progetto - un’iniziativa focalizzata sull’inclusione di giovani con minori opportunità, svilupperà strumenti di apprendimento diversi da attività che mirano a educare alla cittadinanza europea.

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