Erasmus+: dati della partecipazione italiana alle attività di mobilità e cooperazione

Nell’ambito dell’Infoday nazionale Erasmus+ per gli Istituti di istruzione superiore di fine novembre e del nuovo Invito a presentare proposte 2024 appena pubblicato, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE ha presentato alcuni dati sulla partecipazione italiana alle attività di mobilità e cooperazione Erasmus+.
In generale, il Paese si classifica al terzo posto in Europa per la popolazione studentesca in uscita e in entrata. Gli istituti italiani sono inoltre molto competitivi anche nelle azioni centralizzate, Jean Monnet e Capacity Building.
Mobilità europea in uscita - La mobilità europea nell’ambito della Call 2023 è stata finanziata con un budget di 113.632.540,00 € (+7,5%), distribuito tra 272 Istituti di Istruzione Superiore e 14 Consorzi Erasmus; è destinato al finanziamento di 48.054 borse Erasmus per studenti, docenti e staff (erano 45.180 nel 2022). Cresce del 9% il numero delle mobilità destinate ai soli studenti, passando da 40.163 a 43.792.
Mobilità extra-UE - Con un budget pari a 23.904.497,00 euro, nel 2023 sono state finanziate 5.475 mobilità extraeuropee, tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata, registrando una crescita del 19% rispetto alla Call precedente.
Mobilità europea in entrata – In attesa dei dati della nuova programmazione, tra la Call 2014 e la Call 2020, 188.000 studenti hanno scelto l’Italia, di questi 7.000 provenienti da aree extra-Ue.
Identikit dello studente Erasmus - Lo studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 63% dei casi è una studentessa, valore che sale al 65% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi sia per studio, con una permanenza media di 5 mesi e mezzo, sia per un tirocinio, che in media dura 4 mesi.